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Regime forfettario 2020, cosa si prevede

regime forfettario 2020

19Cerchiamo di spiegare in breve cosa, per ora, prevede il Regime forfettario inserito in Legge di Bilancio.

 

Quali sono gli obiettivi del Disegno di Legge

Il 2 novembre è stato presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il testo sul Disegno di Legge sul regime forfettario e sui limiti previsti per le partite IVA.
Le novità su questo tema sono molte, anche se ci sono pure delle conferme. Come ogni Disegno di Legge provvisorio, il testo potrebbe subire alcune modifiche. Uno degli obiettivi principali che ha dichiarato dal Governo è sicuramente quello di perseguire l’evasione fiscale e, infatti, questo testo legislativo economico vuole mirare a questo scopo, ma in che modo?
Si vuole cercare di ridurre la pressione fiscale sulle partite IVA, perché logicamente un regime tributario troppo alto spingerebbe le partite IVA ad evadere, anche solo per inerzia;
L’altro scopo è sicuramente quello di semplificare la burocrazia e gli adempimenti tributari, altri nemici di un corretto pagamento delle tasse;
E, conseguentemente, si vuole far in modo che il pagamento tributario sia spontaneo, per evitare scappatoie e comportamenti elusivi.
Questo è il proposito del governo, ma cerchiamo di fare un’analisi sul testo legislativo per capire se ciò è quello che accadrà.

Conferme e Novità

Una delle conferme del testo legislativo introdotto dalla Legge di Bilancio è la flat tax, che rimane invariata fino ai 65000 €, ma rispetto al regime forfettario 2019 è stata abrogata la flat tax al 20% per i contribuenti con ricavi tra i 65000 e i 100000 €.
Infatti l’articolo 88 del nuovo testo annulla i commi 17 e 22 della precedente legge, che appunto prevedeva una flat tax come descritta sopra, che doveva entrare in regime proprio dal 2020.
Una novità sono i limiti relativi ai compensi per i collaboratori o al personale, questi ultimi non possono superare i 20000 € lordi.

Fatturazione elettronica: si o no?

Si è parlato molto spesso della possibilità di introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica sui contribuenti, ma la nuova Legge di Bilancio non prevede ciò, ma un incentivo ad utilizzarla. Infatti esisterà un regime premiale per quelle partite IVA che fattureranno esclusivamente con fattura elettronica.
In pratica verrà ridotto il termine di accertamento, che verrà quindi decurtato da 5 a 4 anni.

Quali sono le condizioni per accedere al regime forfettario?

I contribuenti che potranno diventare forfettari sono quelli che nell’anno precedente non hanno superato certi limiti di ricavi o non hanno superato un certo totale di spese.
Potranno accedere alla flat tax i contribuenti che non hanno superato i 65000 € di ricavi annuali;
E allo stesso tempo gli stessi non hanno superato la cifra di 20000 € lordi di spese accessorie o gli importi per i lavoratori dipendenti e i collaboratori e le spese per le prestazioni di lavoro.

Per chi intende aprire una nuova attività, per aderire al regime forfettario, si deve compilare il modello A9 dell’Agenzia delle Entrate e fare la dichiarazione di inizio attività. Inoltre la prima fattura va emessa senza IVA.
Per chi ha già una Partita Iva ed è già in regime forfettario è sufficiente emettere le fatture nel modo precedentemente applicato.

Quali sono le cause di esclusione al redime forfettario?

Oltre ai requisiti per accedere a ricevere tali agevolazioni, è bene elencare anche i motivi per cui questo non può essere concesso.

Chi ha, contemporaneamente alla partita IVA, una collaborazione a imprese familiari, associazioni partecipate o società a responsabilità limitata ridotta.

A contribuenti con altri regimi agevolati, come i regimi speciali IVA e i regimi forfettari di determinazione del reddito.
I residenti in altri paesi che non siano all’interno dell’Unione Europea o in uno Stato aderente ad accordi internazionali in temi economici e finanziari. Se invece la produzione è prodotta per almeno il 75% nel territorio italiano allora il divieto è annullato.
Oltre tutto non possono fare accesso al regime forfettario 2020 quei soggetti che nell’anno precedente hanno avuto redditi come lavoratori dipendenti che eccedessero l’importo di 30000 €. Se, invece, il rapporto è cessato la verifica di tale soglia non è rilevante.
Il regime di flat tax al 15% non potrà più essere utilizzato da chi viene meno ai requisiti sopra elencati, ma questo non accade lo stesso anno in cui si eccede ma la fuoriuscita sarà valida per l’anno successivo.
Quali sono gli obblighi e gli esoneri dei forfettari?

Obblighi ed esoneri del contribuente con agevolazioni di regime forfettario

Come ogni legge, anche questa ha le sue restrizioni e i suoi esoneri.
Gli obblighi dei contribuenti sono dovuta:

  • Conservare e numerare le fatture di acquisto;
  • Certificare i corrispettivi;
  • Emettere fattura senza addebito d’imposta su prestazioni resi verso un committente soggetto passivo di altro Paese UE;
  • Per cessioni di beni all’interno della Comunità Europea si ha l’obbligo di scrivere in fattura che “l’operazione non costituisce cessione intracomunitaria ai sensi dell’art. 41, comma 2bis, del DL n. 331”;
  • In caso di acquisti di beni e servizi all’interno della Comunità Europea si ha l’obbligo di iscrizione al VIES, compilare il modello Intrastat, integrare fatture e versare l’imposta.

Come calcolare la Flat Tax?

Un contribuente che rientra in regime forfettario può calcolare la sua imposta del 15% in 3 passaggi.
Applicare il coefficiente di redditività in base al codice Ateco, ma da tale calcolo vanno eliminati i contributi previdenziali obbligatori.
Poi va applicata l’imposta di flat tax al 15% alla base imponibile.
Tale imposta va pagata entro il 30 giugno e 30 novembre dell’anno in cui si è calcolata l’imposta. L’acconto va dato entro il 30 giugno e 30 novembre, mentre il saldo entro il 30 giugno dell’anno seguente.