Qual è la differenza tra srl, srls e srlu

differenza tra srl, srls e srlu

Nuova impresa in vista: quale forma societaria scelgo?

Srl, Srls o Srlu? Scopriamo le differenze tra le varie forme societarie e i vantaggi di ciascuna di esse

Che significa responsabilità limitata?

Quando si avvia un’attività, è bene valutare con una certa attenzione per quale forma societaria sia il caso di optare. Comprendere qual è la differenza tra Srl, Srls e Srlu è dunque uno step fondamentale nel momento in cui ci si appresta ad effettuare l’iscrizione al registro delle imprese e ad intraprendere, così facendo, un’avventura che si spera possa dare i suoi frutti. È bene sottolineare, prima di entrare nel merito di ciascuna di esse, è che si tratta in ogni caso di forme societarie a responsabilità limitata. Ma cosa significa? Semplice: in caso di insolvenze, nessuno dei soci sarà chiamato a rispondere attingendo al proprio patrimonio personale. Sarebbero a rischio, nell’ipotesi più estrema, solo ed esclusivamente gli investimenti effettuati attraverso la società stessa. Sebbene il principio che ne regola le norme sia comune a tutte e tre, la differenze tra Srl, Srls e Srlu è da ricercarsi in due aspetti: nel capitale che è necessario versare nella fase di start-up ma, soprattutto, nella gestione vera e propria dell’impresa.

Diecimila euro per avviare una Srl

La Srl – l’acronimo sta per società a responsabilità limitata – è una forma societaria piuttosto vantaggiosa che permette di fondare un’impresa in tempi piuttosto brevi. Dal punto di vista prettamente gestionale l’avvio di una Srl ordinaria deve attenersi a quanto prescritto dall’articolo 2475 del codice civile: solo alcuni dei suoi contenuti sono obbligatori, mentre per il resto i soci hanno ampia libertà decisionale. I soci, nel caso specifico della Srl, possono essere sia persone giuridiche che persone fisiche. Per quanto riguarda le spese di avvio, l’investimento non può essere inferiore ai 10.000 euro. Nel caso si decida di iniziare con un capitale che superi i 120.000 euro sarà invece necessario adempiere ad alcuni obblighi di gestione. All’investimento iniziale andranno poi a sommarsi tutte le spese previste dallo statuto: quelle notarili, che tra diritti di segreteria e bolli vari si aggirano attorno ai 1000 euro, l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’imposta di registro, la vidimazione dei libri sociali e, infine, la tassa per la vidimazione.

La Srls tende la mano a tutti gli aspiranti imprenditori

L’avvio di una Srls, acronimo della cosiddetta società a responsabilità limitata semplificata, è molto meno ostico a livello burocratico. L’aspetto più interessante di questa forma societaria, fondata nel 2012 nel tentativo di rilanciare l’occupazione nel territorio italiano, riguarda il capitale iniziale: per avviare un’attività di questo tipo è sufficiente investire anche solo un euro. Il capitale massimo previsto per legge è invece di 9999 euro, ragion per cui si tratta di una “manovra” appositamente pensata per chi ha voglia di fare impresa ma non ho grandi risorse a disposizione per mettersi in gioco. I soci della Srl semplificata possono essere solo ed esclusivamente soggetti fisici e la costituzione della società deve rispettare in toto quanto prescritto dal decreto ministeriale n°138/2012. All’avvio non sarà necessario sostenere alcuna spesa notarile: il notaio si limiterà ad accertare che i soci fondatori abbiano correttamente depositato l’atto al registro delle imprese e che la nuova impresa soddisfi tutti i requisiti previsti dalla legge.

Un solo socio per la Srlu

Volendo comprendere qual è la differenza tra Srl, Srls e Srlu non resta che soffermarci, a questo punto, sulla terza ed ultima forma societaria di nostro interesse: la società a responsabilità limitata unipersonale. Il socio, in questo genere di attività, è uno solo. Anche nel caso in cui i capitali per crearla dovessero arrivare da più soggetti, sarà necessario ricondurli alla stessa persona. I vantaggi riconducibili alla Srlu, consigliata quando si pensa di avviare un’attività commerciale, sono sostanzialmente due: il titolare ha il controllo totale dell’impresa e il rischio aziendale, dal canto suo, è fortemente limitato. Gioca in favore di questa forma societaria anche il fatto che la Srl Unipersonale preveda dei costi fissi decisamente più bassi rispetto a quelli che è invece necessario mettere in conto quando si opta per un’altra formula: è esente da diritti di segreteria e di bollo e non si devono versare contributi al notaio, mentre sono obbligatori il diritto camerale annuale e il versamento dell’imposta di registro.